L’arresto della ormai ex consigliera comunale di Bari, Francesca Ferri, e del compagno Filippo Dentamaro, insieme ad altre 15 persone, sta tenendo banco nella cronaca barese. Voti scambio, aiuto della criminalità per le elezioni, ma anche maltrattamenti e minacce sono solo alcune delle accuse che hanno spinto la Procura di Bari a emettere le custodie cautelari in carcere per 17 persone e due arresti domiciliari tra cui anche il presidente del Foggia Calcio Nicola Canonico. Tra le varie intercettazioni prese in esame nell’inchiesta c’è una dove viene tirato in ballo anche il figlio del boss di Japigia, Tommy Parisi. “Francesca non ti preoccupare, che a Japigia e a Libertà siamo forti, quelli sono tutti amici. Specialmente a Japigia, basta che Tommy Parisi dice aho, votate e quelli votano come a Berlusconi…”. Lo dice alla Ferri un procacciatore di voti in una conversazione registrata nell’agosto del 2019, in merito alle elezioni comunali a Bari. C’è da sottolineare che Tommy Parisi è estraneo alla vicenda giudiziaria.
LA DICHIARAZIONE DEL LEGALE DI PARISI – “Va precisato che Tommy Parisi non è affatto indagato nella vicenda. Peraltro, il personaggio che parla, probabilmente di Tommy, nell’episodio in questione risulta “non meglio identificato” e quindi è qualificabile come fonte anonima il cui utilizzo non è consentito.”.