Francesca Ferri era influenzata da Nicola Canonico. Questo si evince dalle intercettazioni della Procura nell’indagine che ha portato all’arresto della ex consigliera comunale di Bari, del marito Filippo Dentamaro e tra gli altri agli arresti domiciliari dell’imprenditore e presidente del Foggia Calcio. Canonico, durante una telefonata, rispondeva alla domanda di Dentamaro su cosa dovesse votare la Ferri in merito al debito fuori bilancio. La ex consigliera era stata eletta con oltre mille voti, molti dei quali poi si è scoperto comprati, nella lista “Sport per Bari” che affiancava il candidato sindaco Pasquale Di Rella, estraneo alle indagini. Canonico alla domanda avrebbe risposto che, non essendo stata votata come vice presidente del Consiglio Comunale, carica ottenuta ai tempi da Fabio Romito, doveva andarsene senza votare. “Non è che deve fare polemica – spiega Canonico – si alza e dice: No, non mi avete votato e per questo vado via! Si alza e va via”. Dalle indagini la Procura ha evidenziato che i coniugi Dentamaro non avessero “libertà di movimento e non potessero decidere in autonomia come o chi votare, dovendo rispondere a Canonico”. Per le elezioni comunali del 2019 a Bari, Ferri, Dentamaro e Canonico sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale. Il rapporto tra Ferri e Canonico era stretto a tal punto che l’imprenditore barese stava per nominare la donna vicepresidente del Bisceglie Calcio.
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- di: Raffaele Caruso
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