“Questa operazione della Polizia è stata fatta con una professionalità incredibile, capacità investigativa e grande senso istituzionale. Parliamo di infiltrazioni della criminalità nel mondo politico, sportivo e sociale: è una operazione significativa perché a tutela della vita democratica del paese: un paese è libero se è libero e il voto e sei i cittadini possono esprimersi senza avere timori. Testimonia il lavoro del mondo giudiziario di attenzione rispetto a questi fenomeni: uno dei nostri obiettivi è il recupero del profitto illecito e la individuazione dei fenomeni di connessione tra criminalità organizzata e mondo sociale”. Inizia così il commento del procuratore Roberto Rossi alla doppia operazione e alla maxi inchiesta sfociate in 137 misure cautelari.
“La criminalità è pericolosa non solo perché spaccia e spara, ma perché questo uso della violenza influenza la vita sociale e su questo la Procura, nel rispetto delle norme e dei diritti dei cittadini, è un presidio a tutela libertà. Quando parliamo di inquinamento nel voto parliamo di un fenomeno circoscritto. Questo inquinamento è stato mirato, non generalizzato, bisogna riconoscere che l’attività dell’amministrazione e degli enti locali è sempre stata nella direzione della lotta alla criminalità. Questo fenomeno, che è marginale, non incide sulla attività dell’amministrazione. Però c’è”, ha aggiunto.
“Da questa operazione emerge un quadro allarmante della operatività del clan, per la sua vocazione universalità tipica delle associazioni mafiosa: tendenza a occupare qualunque spazio della vita sociale per ottenere vantaggi”, ha aggiunto il procuratore nazionale Antimafia Giovanni Milillo.