Ripartirà dall’udienza preliminare il processo per maltrattamenti in famiglia nei confronti di Vincenzo Formica, l’86enne di Monopoli indagato anche per la morte della figlia Mariangela, avvenuta il 2 giugno scorso all’esterno della casa familiare di contrada Antonelli, nelle campagne di Monopoli. La seconda sezione penale del tribunale di Bari, accogliendo l’eccezione sollevata dall’avvocato Cosimo Castellaneta, ha infatti dichiarato la nullità dell’udienza preliminare (e quindi del successivo dibattimento) per un difetto di notifica. L’avviso di fissazione dell’udienza preliminare non era infatti stato notificato al precedente avvocato di fiducia di Formica, nominato dopo la chiusura delle indagini, dunque l’uomo era stato rinviato a giudizio con una difesa d’ufficio. Castellaneta, subentrato nelle ultime fasi del processo, aveva sollevato questa eccezione su cui oggi si è espresso il tribunale. Il processo, di fatto, ripartirà da zero, dopo che il fascicolo delle indagini preliminari sarà assegnato a un nuovo gup.
Il dibattimento era iniziato a febbraio 2021 e Formica era a processo per i maltrattamenti nei confronti della moglie che lo aveva denunciato riferendo anni di vessazioni. “In occasione dei litigi scaturiti il più delle volte da motivi di natura economica”, si legge nel capo di imputazione, Formica avrebbe ripetutamente insultato la moglie, avrebbe controllato “ogni spesa impedendole di avere la sua disponibilità economica per le spese correnti”. Nell’ultimo caso precedente alla denuncia, l’uomo avrebbe insultato e minacciato di morte la moglie per non avergli restituito il resto di una spesa. La figlia della coppia, Mariangela, agli inquirenti aveva definito il padre “una persona violenta”. Mariangela è poi morta la sera del 2 giugno a 54 anni: per la Procura a ucciderla sarebbe stato il padre, che l’avrebbe investita mortalmente con la propria macchina al termine di un violento litigio. Le indagini sulla morte della donna sono ancora in corso.