“Noi consideriamo questa manovra, da parte del Governo, assolutamente contro la povera gente, contro i lavoratori e contro le imprese perbene che cercano di dare lavoro sicuro e far crescere l’economia. Agevolare gli evasori fiscali, non tassare i sovraprofitti che sono stati realizzati a causa dell’aumento dei costi dell’energia, non intervenire su quelle sacche di redistribuzione del reddito, significa in questo momento colpire l’Italia al cuore e assecondare chi è ricco, ai danni di chi in questo momento sta soffrendo”. A dirlo è il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine della manifestazione organizzata dalla Cgil Puglia oggi a Bari. “È una manovra sbagliata – ha aggiunto il presidente della Regione Puglia – anche vista da destra, perché sono certo che tanti elettori di centrodestra non condividono questa impostazione. Forse neanche la loro stessa cultura – ha concluso Emiliano – rende compatibile questa manovra con la situazione del paese”.
“Noi siamo contrari alla manovra che fa il governo perché nei fatti sta cancellando il reddito di cittadinanza e in un Paese dove la povertà è aumentata, cancellare il reddito di cittadinanza, per fare cassa, è una follia”. Ha sottolineato Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, alla manifestazione di protesta contro la manovra del governo Meloni a Bari. “Anziché andare a prendere i soldi dove sono, negli extraprofitti, nei grandi redditi che sono stati fatti, si fa cassa sui pensionati e sui poveri. Sono il primo a dire che le persone bisogna metterle nelle condizioni di poter lavorare, ma il reddito di cittadinanza e le politiche attive per il lavoro sono due cose tra loro diverse, a mescolarle si fa solo una cavolata e da questo punto di vista credo che sia assolutamente sbagliato non aver tassato di extraprofitti che è quello che noi stiamo chiedendo. In questi anni le disuguaglianze sono aumentate, durante la pandemia e dentro questa crisi energetica e in questa guerra c’è chi ha fatto i soldi. Allora il governo deve decidere dove andare a prenderli, e invece continua a fare cassa sui poveri, sui lavoratori dipendenti e sui pensionati, e continua, nei confronti dei giovani, a proporre solo un futuro di precarietà e tutto questo per noi non è accettabile”.