Il dolore per una vita spezzata ad appena 19 anni resta il sentimento dominante, ma secondo alcuni la tragedia costata il futuro a Vincenzo De Toma e a tutte le persone coinvolte, era annunciata. Lo schianto dell’utilitaria fuori strada contro un albero sarebbe stato l’atto conclusivo di una folle serata in auto, con manovre pericolose ripetute anche in altre occasioni.
Accelerate eseguite con disinvoltura in paese sotto gli occhi dei presenti. Vincenzo, il passeggero anteriore, non ce l’ha fatta; Gianluca, l’amico seduto sul sedile posteriore, avrà bisogno di una lunga riabilitazione per poter tornare alla normalità. Per fortuna non avrà un danno fisico permanente, seppure il ricordo non gli darà pace.
Il dramma ha scosso la comunità di Adelfia, ma i sentimenti nei confronti della tragedia, avvenuta ieri sera intorno alle 23.30, sono contrastanti. “Vicinanza alla famiglia, perché alla perdita di un figlio nel migliore dei casi si può solo cercare di sopravvivere”, scrive una mamma in uno dei tanti post su facebook.
“Se la sono andata a cercare, hanno fatto di tutto per cacciarsi nei guai. La vita bisogna amarla, non sfidarla”, risponde una coetanea degli occupanti dell’auto andata distrutta insieme alle famiglie dei tre ragazzi. La notizia che ha ulteriormente scosso la comunità è arrivata in serata. Il conducente della Fiat Panda, rimasto illeso, è risultato positivo a cannabis e alcol.