“Sono sposata da 27 anni, dopo 4 anni di matrimonio mio marito ha iniziato a fare uso di cocaina. La mia vita è cambiata, lui è diventato aggressivo, poi mi chiedeva scusa ed è andata così avanti per tutti questi anni. Andavo a lavorare e i soldi che guadagnavo li spendeva per comprare la cocaina. Non so come ho fatto a resistere tutto questo tempo, me lo chiedono in tanti. L’ho fatto solo per i miei figli”. Inizia così il racconto di Rosa, la sua è una storia davvero incredibile. Il suo ex marito è arrivato a vendere l’alloggio popolare a lui regolarmente assegnato per 15mila euro e la donna si è ritrovata senza un tetto da un giorno all’altro.
“L’ha comprata il titolare di un garage dove mio marito lavorava a nero – continua Rosa -. Ora ci abita lui, con la compagna e il bambino. Io ora la rivoglio. L’ho contattato più volte, offrendomi anche di pagare i 15mila euro per riaverla indietro. Tutte le utenze sono ancora intestate a me e in quella casa ci sono tutti i nostri mobili e arredi. Ho denunciato lui, ho denunciato il mio ex marito e ho denunciato tutto alle Autorità. Mi hanno detto che posso solo attendere”.
In attesa dei tempi biblici della burocrazia italiana, Rosa si è recata anche all’Arca. “Mi hanno detto che non posso fare niente perché la casa è assegnata a lui e quindi potrei diventare anche un’abusiva se lui non c’è – spiega -. Ora sto dormendo sul divano come una barbona, mi ospitano i miei figli. Io rivoglio solo casa mia. L’unico mio sbaglio è stato quello di lasciare quella casa, ma non ce la facevo più. L’unica mia forza sono i miei figli e i miei nipoti. Con il mio ex marito non ci frequentiamo più. Lui è una persona buona, ma la cocaina lo ha rovinato. Non mi ha voluto mai sentire. Lui l’ha saputo raggirare e approfittare di un momento di debolezza, ma da uomo doveva parlare anche con me perché anche io vivevo lì. Mi fa tanta rabbia vedere casa mia nelle mani di altre persone”.
Una storia folle, abbiamo così deciso di recarci direttamente in via Roccaporena al civico 19/1 per saperne di più e parlare direttamente con chi ha comprato la casa popolare a 15mila euro. “So che non si può comprare una casa popolare, ma ero in difficoltà, lui è venuto da me e mi ha detto che c’era questa possibile soluzione. Avevo qualcosa da parte e ho deciso di comprarla, anche se non si può fare. Anche lei sapeva tutto, era presente al trasloco, mentre io ho saputo dopo che lui era un cocainomane, altrimenti la casa non l’avrei mai presa – racconta -. C’è una causa e tutto è nelle mani dei miei legali”. Ma non finisce qui, l’uomo racconta di aver ottenuto anche la residenza provvisoria e di aver effettuato il passaggio delle utenze. Una storia che lascia davvero senza parole.