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“Meloni neonazista nell’animo”, la Procura chiede il rinvio a giudizio per Canfora. Laforgia: “Il fatto non sussiste”

16 Aprile 2024
– Autore: Raffaele Caruso
16 Aprile 2024
– Autore: Raffaele Caruso

La Procura di Bari ha insistito per il rinvio a giudizio nei confronti di Luciano Canfora, imputato per diffamazione aggravata nei confronti della premier Giorgia Meloni.La richiesta del procuratore aggiungo Giuseppe Maralfa e del sostituto Giuseppe Dentamaro è arrivata al termine dell’udienza predibattimentale svoltasi questa mattina in Tribunale, a Bari, dopo che la stessa Procura aveva citato in giudizio il docente emerito dell’Università di Bari.L’avvocato di Canfora, Michele Laforgia, ha invece chiesto il proscioglimento dell’imputato “perchè il fatto non sussiste, o perché non costituisce reato, o perché comunque non punibile per esercizio del diritto di critica politica”, ha spiegato il legale. L

a presidente del Consiglio si è costituita parte civile ma non ha finora chiesto il risarcimento del danno. La giudice Antonietta Guerra si è riservata e scioglierà la riserva alle 14.20. All’esterno del palazzo di giustizia di via Dioguardi, una ventina di manifestanti con bandiere – tra cui quella dell’Anpi – ha accolto l’arrivo in tribunale di Canfora con un applauso. I fatti oggetto del procedimento risalgono all’11 aprile 2022, quando Meloni era parlamentare dell’opposizione e il presidente del Consiglio in carica Mario Draghi. Canfora, invitato a parlare nel liceo scientifico ‘Enrico Fermi’ di Bari nell’ambito di un incontro sul conflitto russo-ucraino, definì Meloni “neonazista nell’anima”, “una poveretta”, “una mentecatta pericolosissima”.

La leader di Fratelli d’Italia querelò Canfora, e nei confronti del professore la Procura di Bari ha chiesto la citazione diretta in giudizio. Circa trenta associazioni e organizzazioni e oltre duecentocinquanta cittadini e cittadine hanno firmato un appello di solidarietà nei confronti di Canfora: tra queste i sei comitati provinciali dell’Anpi pugliese, l’Arci Puglia e Bari-Bat, la Cgil Puglia e Camera del Lavoro metropolitana di Bari, Libera Puglia, la Fondazione Giuseppe Di Vagno, partiti politici e associazioni politico-culturali, le organizzazioni studentesche riunite a livello regionale nella Rete della Conoscenza.