“Ho appreso dalla stampa, e in particolare dalla foto pubblicata, della presenza di lunghe file di studenti, in alcune fasce orarie, presso la mensa universitaria CUM della città di Bari. A questo proposito ho ritenuto innanzitutto di verificare quanto stesse accadendo e poi fare il punto sulle azioni messe in campo per il diritto allo studio universitario nella città di Bari”. A dichiararlo è l’assessore regionale all’Istruzione e Università Sebastiano Leo.
“Durante l’ultima seduta del consiglio di amministrazione di ADISU Puglia, intanto è stato appurato che non esistono segnalazioni analoghe nelle altre mense della città. Il problema è relativo solo alla mensa CUM e per la stessa il consiglio di amministrazione dell’agenzia, grazie anche al confronto con gli studenti universitari che ne fanno parte, ha avanzato diverse proposte. Si è stabilito infatti di analizzare i flussi di utilizzo del servizio mensa da parte dei nostri studenti, e nell’immediato, si è valutata l’ipotesi di prevedere un ampliamento delle fasce orarie di apertura della mensa per poterne consentire un accesso più fluido L’impegno dell’amministrazione regionale nel potenziare il sistema del diritto allo studio universitario pugliese continua anche attraverso un processo partecipato e innovativo per garantire maggiori servizi, sostenibilità e offerta culturale delle città universitarie -aggiunge l’assessore Leo. – L’obiettivo è quello di costruire modelli per il diritto allo studio universitario, che si possano integrare con le peculiarità dei territori.”
Nella fattispecie, per la città di Bari, l’analisi condotta ha evidenziato un’alta concentrazione della popolazione studentesca fuori sede nell’area limitrofa al Campus universitario, pari a 6.500 studenti. Partendo da questo dato sono state messe in campo diverse azioni volte a potenziare le facitlities per il diritto allo studio: la conversione dell’attuale Rettorato del Politecnico in residenza universitaria da 150 posti alloggio, il recupero dell’Hotel Campus e dell’attiguo plesso regionale, che ospiterà 192 studenti fuori sede. Inoltre all’interno del progetto di riqualificazione della caserma Magrone, è prevista la realizzazione di una nuova residenza dove si prospettano 150 posti alloggio. Tutte queste strutture ospiteranno al proprio interno il servizio mensa, che si va ad aggiungere agli attuali plessi esistenti. “Questi interventi -conclude l’assessore – consentiranno a medio termine di incrementare notevolmente l’offerta abitativa e dei servizi per il diritto allo studio universitario permettendo a chi scegli di studiare a Bari, come nelle altre città universitarie della Puglia, di vivere e studiare in città accoglienti e sostenibili”.