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Mercati in Puglia, dopo la pandemia tocca al caldo. CasAmbulanti: “Calo di afflussi e vendite del 94% a giugno”

4 Luglio 2022
– Autore: Raffaele Caruso
4 Luglio 2022
– Autore: Raffaele Caruso

“Ambulanti Categoria Disagiata”, una battaglia storica che CasAmbulanti non ha mai smesso di combattere e che sta portando avanti con abnegazione e tenacia in tutte le sedi. Categoria disagiata, quella degli ambulanti, che più delle altre continua a soffrire le avversità: dalla lunghissima crisi derivante dalla pandemia fino al caldo che sta continuando a desertificare le aree mercatali e fieristiche in Puglia.

“Categoria Disagiata nei fatti ma senza alcuna forma di sostegno, di indennizzo, di incentivazione e neppure di vicinanza umana – spiega il sindacalista pugliese Savino Montaruli  -. Categoria isolata ed emarginata che però, grazie alla quotidiana opera di rivendicazione combattuta sul campo, non si lascia umiliare e reagisce ma fino a quando? Il caldo che ha caratterizzato il mese di giugno, e che persiste, ha messo a dura prova i 18mila ambulanti di Puglia. Il mese di giugno 2022, infatti, è stato quello peggiore di tutti i tempi. Mai si era avuto un calo di vendite e di presenze che, in alcuni giorni, ha sfiorato che il 94% quindi aree mercatali praticamente desertificate, con l’aggravante che spesso sono allocate in periferie senza servizi pubblici disponibili”.

“Eppure nonostante ciò gli ambulanti hanno continuato a sfidare il gran caldo restando sui propri posti di lavoro anche per servire un solo consumatore. Un valore, questo, che gli Enti pubblici e la politica locale non sanno apprezzare. Anche il sistema fieristico sta subendo gli effetti del gran caldo come di altre condizioni collaterali, a cominciare dalla crisi dei bilanci familiari e la scarsa propensione ai consumi – conclude -. Un disastro che continua ad essere sottovalutato; una tensione sociale che continua ad essere ignorata e che può scoppiare davvero da un momento all’altro. Se ci saranno altre battaglie sindacali da affrontare siamo pronti e sempre in prima linea, questa volta la questione potrebbe essere di sopravvivenza e in questo caso il gioco si farebbe duro, molto duro, senza esclusione di colpi”.

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