“Noi auspichiamo che non ci sia più lo stesso circo mediatico dell’epoca. Credo di no, ma l’augurio è questo, anche per rispetto alla memoria di Sarah e alla sua famiglia. Vogliamo che Avetrana sia ricordata per altro, non per questo triste e doloro evento”. Lo dichiara il sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi, confermando che nelle prossime ore sarà firmata l’ordinanza della polizia Locale di chiusura al traffico di via Deledda in vista della scarcerazione (prevista per domenica prossima) e del rientro nella villetta di Michele Misseri, di 69 anni.
Misseri ha scontato – ottenendo una riduzione di pena di oltre 400 giorni – la condanna a 8 anni di carcere per la soppressione del cadavere della nipote Sarah Scazzi, che fu uccisa a 15 anni e buttata in un pozzo il 26 agosto del 2010. Condannate per l’omicidio sono la moglie di Michele, Cosima Serrano, e la figlia Sabrina, che stanno scontando l’ergastolo nel carcere di Taranto. Michele Misseri attualmente è detenuto nel carcere di Lecce.
“Oggi pomeriggio – puntualizza il sindaco – ci riuniremo con il comandante della polizia locale per capire come meglio poter agire per garantire tranquillità ai residenti”. La casa dei Misseri, in via Deledda, dove Sarah fu uccisa secondo la ricostruzione degli inquirenti da Cosima e Sabrina (mentre zio Michele si sarebbe occupato della soppressione del cadavere), “mi risulta – riferisce il primo cittadino – che sia abbandonata da anni. L’altra figlia di Michele del resto viveva già fuori”.
A scatenare il delitto, secondo le sentenze, furono rivalità sentimentali e dissapori tra Sabrina e Sarah. Il sindaco Iazzi spiega infine che “qualora pervenissero richieste ai servizi sociali, si farà quello che è previsto per una persona nello stato di Michele Misseri. Non vorrei che si enfatizzasse questa cosa. I servizi sociali farebbero quello che è previsto per le categorie di soggetti come può essere un ex detenuto. Misseri è stata sempre una persona autonoma. Fino all’altro ieri non era giunta comunque alcuna richiesta in tal senso”.