“In queste ore presenterò un esposto alla Procura della Repubblica affinché si faccia chiarezza su quanto successo a mio figlio nel centro diurno sanitario di Putignano che ha frequentato fino ad agosto scorso”. Andrea De Silvio è il papà di Paolo, 38enne affetto da una grave disabilità psico-fisica e per questo bisognoso di cure e assistenza specifiche. “Non era la prima volta che sollevavo problemi nella gestione di mio figlio – continua De Silvio -, ma in quell’occasione credo si sia superata la soglia del tollerabile.
Stando a quando mi ha raccontato un’altra paziente del centro, Paolo sarebbe stato contenuto con le corde del sollevatore, procurandogli un’escoriazione sotto il torace”. Il papà chiede spiegazioni, ma la struttura nega possa esserci stato un simile trattamento. “Paolo è difficile da contenere – ammette il genitore – è per questo che necessita di un certo tipo di assistenza, che in quella struttura non ha avuto, ma la coercizione è ingiustificabile”.
Della vicenda viene informato il distretto sanitario di residenza della famiglia De Silvio, quello in cui ha sede la struttura e la direzione generale della Asl di Bari. “Nell’incontro in cui gli entri preposti avrebbero dovuto approfondire l’accaduto – continua De Silvio – non mi è sembrata ci fosse veramente la voglia di andare a fondo. Il direttore del distretto di Putignano ha detto chiaramente di avere rapporti di amicizia con il direttore sanitario della struttura. Sembrava fosse il loro avvocato d’ufficio”.
Dopo le forti pressioni di Andrea De Silvio la Asl ha dato seguito alla denuncia e ha fatto due ispezioni nel centro diurno sanitario di Putignano. Nel corso degli accertamenti è emersa qualche mancanze e alla struttura sono state imposte alcune prescrizioni – niente a che fare con i sospetti del papà preoccupato – senza il rispetto delle quali sarebbe stata revocata l’autorizzazione regionale all’esercizio di quella specifica attività. Il centro avrebbe provveduto al ripristino dei requisiti. Le carte prodotte dopo l’ispezione sono al vaglio della direzione generale, una volta consegnate sarà la Regione Puglia a stabilire le sorti della struttura sanitaria in cui vengono assistiti diversi pazienti. Abbiamo sentito anche la struttura, che nega qualsiasi addebito e ci ha dato la disponibilità a un’intervista. Allo stesso modo restiamo a disposizione dei dirigenti sanitari citati da Andrea De Silvio.
“Non è sufficiente ciò che è stato fatto – chiude il genitore -. Ho aspettato prima di rivolgermi all’autorità giudiziaria con la speranza che la Asl intervenisse prima, invece mi sono ritrovato ad assistere al paradosso: promozioni e incarichi a quelle stesse persone che nella nostra vicenda non hanno indagato a fondo, come nel caso del nuovo direttore sanitario della Asl Bari, individuato secondo alcune voci proprio nell’ex direttore del distretto di Putignano. Quella struttura ha i requisiti solo sulla carta, non la ritengo in grado di accudire pazienti particolarmente gravi come mio figlio e per questo sono intenzionato ad andare avanti affinché si accerti una volta per tutte cosa sia successo e se ci siano state altre situazioni meritevoli di interventi da parte delle autorità competenti”.