È passato un mese dall’intervento effettuato dai Carabinieri della Compagnia di Modugno presso un’abitazione sita in una zona rurale di quel comune dove ignoti, nel corso della serata, si sono resi responsabili di grave atto intimidatorio, consistito nell’esplodere dei colpi d’arma da fuoco verso un’immobile abitato.
A richiedere l’intervento dei militari era stata la proprietaria di casa allarmata dai colpi che aveva avvertito. Giunti sul posto gli uomini dell’Arma avevano avuto modo di constatare che erano stati esplosi 5 colpi d’arma da fuoco contro l’abitazione abitata dal nucleo familiare della donna, attualmente composto dalla stessa e dalla famiglia della figlia.
Quest’ultima, proprio nella medesima mattinata, si era presentata in caserma per denunciare di essere stata vittima di un atto intimidatorio, denunciando che ignoti, la sera prima, sempre mentre si trovava in casa con la madre, avevano esploso dei colpi di pistola contro la sua autovettura che era stata danneggiata nello sportello posteriore.
Indiscrezioni lasciano intuire che gli episodi in questione siano inequivocabilmente collegati tra di loro e sembrerebbero maturati in un ambiente criminale contraddistinto da soggetti dediti al traffico di sostanze stupefacenti. Infatti, il figlio e fratello delle vittime, poche settimane prima, era stato tratto in arresto dagli stessi militari poiché trovato in possesso di un ingente quantitativo di marijuana.
I Carabinieri, dopo aver effettuato il sopralluogo e acquisito innumerevoli filmati di videosorveglianza disseminati lungo le strade d’accesso all’abitazione, sono ora sulle tracce degli esecutori materiali e dei mandanti dei gravi atti intimidatori.