Ogni promessa è debito. Siamo riusciti a trovare l’inquilina abusiva dell’alloggio al secondo piano della palazzina B di via Catania a Modugno. A raccontare la sua versione dei fatti è direttamente Giusy.
“Sono entrata qui a novembre 2015, la casa era già abbandonata più o meno da tre quattro anni – racconta -. Ero molto in difficoltà all’epoca, avevo un figlio di 5 anni e uno appena nato da un mese. Sono stata per un anno senza luce, non l’ho rubata da nessuno, l’ho presa diciamo in prestito. Vivere così è stato molto difficile, ma dovevo andare avanti per i miei figli”.
Una testimonianza agghiacciante. “Ero sposata, mio marito è stato in carcere e poi è stato messo ai domiciliari. Li ha scontati qui abusivamente – continua -. Siamo stati cacciati un anno dopo, a novembre 2016, da un funzionario dell’Arca che poi è stato indagato per truffe ed è stato licenziato”. Una storia che può essere solo made in Italy.
Ma non finisce qui, due anni dopo l’episodio Giusy ha ricevuto una telefonata dallo stesso funzionario. “Voleva che testimoniassi in suo favore. Quando ho lasciato la casa avevo altro da prendere e mi ha lasciato le chiavi – spiega -. Mi ha chiesto di ricambiare il favore, ho detto subito di no”.
“Sono passati 6 anni, è ancora vuota. So che non era giusto occuparla abusivamente, vederla così fa tanta rabbia”, conclude Giusy che nel frattempo ha avuto un altro figlio e deve fare i conti anche con la giustizia.