I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di cinque maggiorenni, a carico dei quali sono emersi gravi indizi di colpevolezza in relazione agli episodi di guerriglia urbana attuati in occasione dei festeggiamenti per Capodanno 2024.
Le scene, immortalate in alcuni video registrati dalle persone presenti e diventate virali sui social network, erano state trasmesse anche dalle maggiori testate nazionali. Le stesse ritraevano un gruppo di giovani che, approfittando dei festeggiamenti, si rendevano responsabili di gravi condotte, seminando il panico tra le vie cittadine, capovolgendo e vandalizzando anche un’autovettura in sosta, colpita dal lancio di numerosi petardi ed ordigni artigianali nel tentativo di incendiarla.
Momenti di grande tensione durante i quali l’euforia per i festeggiamenti ha lasciato il passo ad azioni criminali incontrollate da parte di un manipolo di soggetti che, senza alcuna remora, avevano anche ripreso le loro gesta, compiacendosene mentre le divulgavano sulle piattaforme social.
Le tempestive indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani e consistite nella disamina dei filmati registrati dai vari impianti di video-sorveglianza presenti nell’area interessata dagli eventi, nonché dall’analisi degli stessi video circolati sul web, hanno consentito all’Autorità Giudiziaria di emettere la misura cautelare nei confronti dei cinque soggetti che hanno un’età compresa tra i ventidue ed i ventisei anni, tratti in arresto per il reato di “Pubblica intimidazione con uso di ordigni e materiale esplodente”, introdotto dal cd. “decreto Caivano”.
È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.