Il tribunale del riesame di Bari ha revocato i domiciliari a un 19enne di Molfetta arrestato 15 giorni fa per i disordini verificatisi la notte di Capodanno quando un gruppo di giovani – sia maggiorenni che minorenni – ribaltò un’auto parcheggiata in via Vittorio Emanuele, sistemando nel vano motore alcuni petardi che ne provocarono l’esplosione. Nei confronti del 19enne, assistito dall’avvocato Luca Bruno, i domiciliari sono stati sostituiti con le misure dell’obbligo di dimora nel comune di Molfetta e dell’obbligo di presentarsi per tre volte a settimana dai carabinieri. Al giovane, accusato – come gli altri – di danneggiamento aggravato e pubblica intimidazione con uso di ordigni e materiale esplodente (un reato introdotto dal decreto “Caivano”) è stato imposto di non allontanarsi da casa dalle 22 alle 6 del giorno successivo. Secondo quanto accertato dalle indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura di Trani, gli indagati avrebbero usato «ordigni esplosivi» creando «disordine pubblico» e attentando «alla sicurezza pubblica, tanto da ingenerare timore nella cittadinanza».
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- di: Raffaele Caruso
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