“La situazione preoccupante sul versante russo-ucraino è solo uno degli strascichi di un problema che affonda le radici sin dall’antichità. La nostra è una marcia, un procedere pacioso ma incisivo verso una strada ancora indefinita ma già presente nella menti di ogni essere vivente”. Sotto una pioggia battente centinaia di studenti hanno sfilato per le strade di Molfetta contro la guerra in Ucraiana.
“Non parliamo del concetto infinito e assoluto di pace, un immagine imparentata soltanto a qualche sottospecie di fanatico – hanno sottolineato Sergio Fanelli e Giovanni Squeo rappresentanti alberghiero di Molfetta – ma ad una pace più pratica e raggiungibile. Un avanzare graduale di trasformazione di quella che è la natura bellicosa umana in una più conciliante e accondiscendente. La pace non è una non-guerra, nemmeno una soluzione, bensì un processo verso una realtà, sicuramente imperfetta, ma che ci aprirà nuove porte tuttora inesplorate. A proposito di azioni pratiche e concrete, iniziamo per l’appunto con questo nostro marciare non verso un luogo fisico ma con la finalità di portare speranza in luoghi geograficamente più estesi e remoti, oltre che nei cuori di tutti noi”.
Alla manifestazione hanno partecipato anche il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, e diversi rappresentati del Comune. “Occorre una ripresa di consapevolezza sul tema della democrazia – ha dichiarato il primo cittadino – per fermare i carri armati russi. Soltanto la sollevazione di studenti, uomini di cultura, dell’Europa, del popolo russo e ucraino può fermare questa pagina folle”.