Vi raccontiamo la storia drammatica di mamma Rita. Si è recata in un centro specializzato per la morfologica, la procedura eseguita durante il secondo trimestre di gestazione per valutare la salute del feto. È tornata a casa sapendo che tutto procedeva per il verso giusto. Dopo 40 giorni si è recata per un nuovo controllo dal suo ginecologo di fiducia ma da quel momento è iniziato un vero calvario.
Nella morfologica mancava la parte dedicata dell’analisi della testa del feto in cui non è emerso da subito la mancanza del cavo del setto pellucido che porta alla mancanza del corpo calloso. Rita è stata operata alla 35esima settimana perché rischiava di morire, Federico appena nato è stato poi portato in terapia intensiva. A 5 mesi ci sono state le prime crisi epilettiche, a 8 mesi ha lasciato l’ospedale e ha seguito l’ossigenoterapia a casa. Rita ha lasciato il lavoro per dedicarsi al piccolo. Federico è morto all’età di 2 anni, sono passati 7 anni da quel giorno e mamma Rita non si dà pace. Vuole giustizia. Nella sentenza di primo grado non vengono riconosciute le responsabilità del medico. Nel video allegato il racconto straziante della mamma.