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Morte Fabiana Chiarappa, oggi i funerali a Turi. Indagato don Nicola D’Onghia: disposta perizia su auto e moto

7 Aprile 2025
– Autore: Raffaele Caruso
7 Aprile 2025
– Autore: Raffaele Caruso

Si terranno nel pomeriggio, alle 16, nella chiesa madre di Turi i funerali di Fabiana Chiarappa, la 32enne soccorritrice del 118 deceduta la sera del 2 aprile scorso sulla statale 172 che collega Turi e Putignano.

La Procura di Bari ha disposto una consulenza tecnica per accertare la compatibilità dell’ammaccatura sulla Fiat Bravo di don Nicola D’Onghia e di quella sulla moto guidata dalla vittima, per stabilire un possibile coinvolgimento del sacerdote indagato per omicidio stradale e omissione di soccorso.

C’è un video di una stazione di servizio che immortala don Nicola D’Onghia controllare possibili danni al parafango anteriore della sua Fiat Bravo poco dopo aver avvertito un rumore provenire dal pianale dell’auto. Nel video si vede D’Onghia fermarsi nella stazione di servizio attorno alle 20.30, a poche centinaia di metri dal luogo dell’incidente.

Il parroco della chiesa san Giovanni Battista di Turi, docente della facoltà teologica pugliese, ha riferito agli inquirenti di essersi fermato nella stazione di servizio della zona dopo aver avvertito il rumore. Chiarappa, soccorritrice del 118 e rugbista, era in sella alla sua moto sulla strada che collega i comuni di Turi e Putignano quando, per cause ancora da accertare, avrebbe perso il controllo del mezzo e, dopo essere finita contro un muretto a secco, sarebbe stata travolta da almeno un’auto.

Sui mezzi è stata disposta così una consulenza ingegneristica per ricostruire la dinamica dell’incidente, accertamenti finalizzati anche a individuare possibili tracce sia sulla moto di Chiarappa che sull’auto del sacerdote. I veicoli sono stati sequestrati.

Il prete, da quanto si apprende, ha saputo dell’incidente mortale dopo averlo letto sulla stampa il giorno dopo: ha quindi chiamato il suo avvocato riferendo di essere passato, alla guida della sua auto, nella zona in cui la ragazza è stata travolta e uccisa, dicendo di aver sentito un colpo provenire da sotto la sua auto (“come se avessi travolto una pietra”, ha spiegato).

“Io non mi sono accorto di nulla, era buio – ha aggiunto – anche perché la zona è scarsamente illuminata”. Il parroco ha detto di aver percorso la zona dell’incidente nello stesso orario in cui la giovane è stata travolta da un autoveicolo.

Il risultato dell’accertamento sarà poi intrecciato con quello dell’autopsia sul corpo della 32enne, svolta da Davide Ferorelli dell’Istituto di medicina legale dell’Università di Bari. I risultati arriveranno in 60 giorni, assieme all’esito degli esami istologici e di altri accertamenti chiesti dalla Procura.