Sono 7 gli indagati per la morte di Carmelo Aloisio, 56enne con disabilità psichiche, vittima delle violenze del nipote 25enne Ivan D’eredità, arrestato dai carabinieri di Massafra il 12 luglio scorso con l’accusa di tortura, maltrattamenti e sequestro di persona. Con la morte dello zio potrebbe aggiungersi anche l’accusa di “morte come conseguenza di un reato”.
Il pm Francesco Ciardo ha iscritto nel registro degli indagati oltre al nipote anche il tutore legale della vittima, Fabrizio Serrano, quattro medici che klo hanno avuto in cura in una Residenza socio assistenziale e il legale rappresentate della Rsa.
I nuovi elementi sono emersi dagli atti notificati dagli inquirenti in occasione dell’autopsia eseguita sul corpo dell’uomo su ordine della procura. La relazione del medico legale sarà consegnata nei prossimi giorni al magistrato.
La Procura vuole chiarire se la morte è conseguenza delle violenze inferte dal nipote durante i giorni di prigionia nell’appartamento a Mottola. Atrocità che erano riprese da una telecamera a circuito chiuso e che, non si sa come, sono finite sui social e diventate virali. Proprio grazie ai video i Carabinieri sono potuti intervenire liberando l’uomo e arrestando il nipote.
Il decesso potrebbe anche essere stato causato da patologie pregresse sulle quali potrebbero avere responsabilità i medici e il rappresentate legale della struttura in cui era ospitato e dalla quale poi è stato portato via per essere condotto in quella casa diventata una prigione.
Le indagini chiariranno anche il ruolo del tutore legale sul quale gli inquirenti si chiedono come mai non si sia accorto che il 56enen subisse quelle torture.