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Movida selvaggia all’Umbertino, oggi riunione in Prefettura: “Stop all’insediamento selvaggio dei locali”

27 Luglio 2022
– Autore: Raffaele Caruso
27 Luglio 2022
– Autore: Raffaele Caruso

“In Prefettura è convocato il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica a seguito della denuncia presentata in Procura da un nutrito gruppo di residenti dell’Umbertino esasperati dagli effetti negativi della mala movida ivi insediatasi. Come abbiamo più volte evidenziato il problema è strutturale, aver consentito l’insediamento senza regole e limiti alle attività di ristorazione nell’Umbertino (siamo arrivati ad oltre 65 locali) ha causato il degrado e gli effetti negativi più volte denunciati”.

Inizia così il post di denuncia di un residente del quartiere Umbertino di Bari su Facebook, a poche ore di distanza dalla riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato in giornata in Prefettura.

“Ora, se si intende intervenire esclusivamente sugli effetti (orari di chiusura, controlli sul rumore antropico, limitazione alle consumazioni da asporto ecc ecc) trascurando o dimenticandosi la causa principale, si otterrà ben poco – si legge nel post -. Nuovi insediamenti di locali (in linea con il trend constatato da anni) aggraveranno la situazione. Pertanto oltre ad intervenire sugli effetti bisognerà agire sulla causa impedendo ulteriori nuovi insediamenti di attività di ristorazione come peraltro prevede la normativa da noi più volte invocata, ma ignorata dall’amministrazione comunale. Al fine di assicurare un corretto sviluppo del settore, i Comuni, limitatamente alle zone del territorio da sottoporre a tutela, adottano provvedimenti di programmazione delle aperture degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, fermo restando l’esigenza di garantire sia l’interesse della collettività, inteso come fruizione di un servizio adeguato sia quello dell’imprenditore al libero esercizio dell’attività”.

“Tale programmazione può prevedere, sulla base di parametri oggettivi e indici di qualità del servizio, divieti o limitazioni -conclude -. All’apertura di nuove strutture limitatamente ai casi in cui ragioni non altrimenti risolvibili di sostenibilità ambientale, sociale e di viabilità rendano impossibile consentire ulteriori flussi di pubblico nella zona, senza incidere in modo gravemente negativo sui meccanismi di controllo in particolare per il consumo di alcolici e senza ledere il diritto dei residenti alla vivibilità del territorio e alla normale mobilità. In ogni caso, resta ferma la finalità di tutela e salvaguardia delle zone di pregio artistico, storico, architettonico e ambientale e sono vietati criteri legati alla verifica di natura economica o fondati sulla prova dell’esistenza di un bisogno economico o sulla prova di una domanda di mercato, quali entità delle vendite di alimenti e bevande e presenza di altri esercizi di somministrazione. Il Sindaco ha il potere/dovere di porre un freno all’insediamento selvaggio dei locali di ristorazione nell’Umbertino. Non può consentire che i riconosciuti diritti dei residenti alla vivibilità del territorio e alla normale mobilità continuino ad essere palesemente violati. Ci auguriamo quindi che nella riunione si determini lo stop immediato a nuovi insediamenti di attività di ristorazione nell’Umbertino”.