È ancora sotto sequestro il tratto di corso Alcide De Gasperi dove, il 16 novembre scorso, il 17enne Matteo Cappelluti si schiantò con la sua moto, morendo il giorno dopo in ospedale. Dopo la perizia fatta il 22 novembre scorso, accertando il dissesto della strada che avrebbe con ogni probabilità causato l’incidente, l’area, nei pressi della stazione di servizio Q8, sarà sottoposta a nuovi accertamenti ed è possibile che verrà effettuato un altro esame con Laser Scanner per verificare con precisione le condizioni dell’asfalto, dove, pochi mesi prima, erano stati effettuati dei lavori sia da Enel che da Acquedotto Pugliese. Inoltre saranno effettuati accertamenti irripetibili su cui poi, i tecnici della Procura, dovranno redigere una relazione. Ciò che invece è stato rifatto è il tratto successivo, riportando la strada a come era prima dello svolgimento dei lavori e dove erano presenti imprecisioni e dislivelli marcati.
Il Comune di Bari, nonostante la diffida al ripristino della strada, potrebbe essere chiamato in causa, in sede civile, per non aver vigilato correttamente sui lavori effettuati. I genitori del giovane, seguiti dagli avvocati Jacopo Metta e Gaspare Sanseverino, con tutta probabilità aspetteranno la perizia della Procura prima di chiedere il risarcimento dei danni. Una richiesta che potrebbe tirare in ballo anche Aqp ed Enel, come si legge su Corriere del Mezzogiorno.