“Ieri mi ha chiamato una nostra parrocchiana chiedendomi come mi stessi preparando al funerale di Vincenzo”. A scrivere è don Salvatore De Pascale, il sacerdote della Parrocchia Immacolata che questo pomeriggio alle 17 celebrerà il funerale di Vincenzo De Toma, il 19enne morto nell’incidente avvenuto giovedì sera sulla provinciale che collega Adelfia a Valenzano. Una morte annunciata a detta di qualcuno. Il conducente dell’utilitaria è risultato positivo all’alcol e alla cannabis. In passato lo stesso ragazzo alla guida aveva rischiato di investire un pedone in paese e le sue scorribande non passavano certo inosservate.
Don Salvatore, così come chiunque cerchi di dare un senso a una morte avvenuta in questo modo, avrà certamente un compito impegnativo. In queste ore il parroco ha diffuso il messaggio inviato al papà della vittima, tratto da alcuni scritti di don Tonino Bello. “Oggi ad aiutarmi e a guidare le mie parole sarà un santo Vescovo – scrive don Salvatore – La vita giocatevela bene, non bruciatela, rilettura di una lettera ai giovani di Don Tonino Bello, Vescovo. La vita giocatevela bene, non bruciatela. Il rischio che potete correre è che invece di raggiungere gli orizzonti larghi, vi incastriate poi in un labirinto, in una prigione, da cui poi si fa fatica a uscire. Cosa cercate? Cercate qualcosa che vi debba liberare e invece son proprio questi falsi obiettivi, proprio loro, che vi mettono ancor più in prigione. Cosa vi auguro? La vita spendetela bene! Ne abbiamo solo una! Se la vostra vita la spenderete per gli altri, voi non la perderete; perderete il sonno, ma non la vita, la vita è diversa dal sonno; perderete il denaro, ma non la vita, la vita è diversa dal denaro. Vi auguro che possiate veramente amare la vita, amare la gente, amare la geografia, amare la terra, a tal punto che il cuore vi faccia male, e vi auguro che vi faccia veramente male ogni volta che vedrete nuove oppressioni, nuove ingiustizie. Abbiate sempre rispetto dei volti, abbiate sempre il rispetto delle persone, abbiate sempre il rispetto dell’altro, il rispetto dei luoghi, abbiate sempre la cura della bellezza che non è qualcosa di effimero. Dio è la bellezza. La bellezza di Dio e la bellezza dell’altro salveranno il mondo. Coltivate la bellezza del vostro volto, anche quando avrete 80 anni! Coltivate la bellezza del vostro corpo, la bellezza del vostro vestire, cioè l’eleganza non fatta di abiti firmati, ma quella della semplicità. Coltivate la bellezza del vostro sguardo, non potete immaginare quanta luce questa bellezza dà a chi è triste, quanta voglia di vivere produce uno sguardo generoso che voi date su di una persona che è triste. Non c’è ricchezza né denaro al mondo che ti ripaghi di questo. La vita giocatevela bene, non bruciatela. Allora oggi, se andrete in discoteca o allo stadio, o chissà dove, non vi auguro di divertirvi ma di far divertire, solo così potrete esser felici veramente e per sempre”