La gup di Bari Anna Perrelli ha condannato 22 persone a pene che vanno da un anno e quattro mesi a 20 anni di reclusione per i reati – contestati a vario titolo – di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata dal metodo mafioso, detenzione ai fini di spaccio di droga, detenzione di arma clandestina, ricettazione, porto e detenzione d’armi, estorsione aggravata e tentato omicidio.
Le pene più alte sono state inflitte a Giuseppe Annoscia e Vito Facendola, considerati i capi dell’associazione finalizzata al traffico di cocaina, marijuana e hashish sul comune di Altamura (Bari). Tra questi c’è anche Alceste Cavallari (detto ‘Gianky’) – figlio dell’ex ‘Re Mida’ delle Case di cura riunite di Bari Francesco – condannato a 12 anni di reclusione in continuazione con un altro patteggiamento, sempre per droga, a 4 anni. Cavallari è accusato di aver fatto parte dell’associazione e di aver acquistato e importato droga dalla Spagna. Uno degli imputati, Nicola Scalzo, è stato assolto dalle accuse di aver fatto parte dell’associazione e di aver detenuto droga per spacciarla.