Un 30enne di Nardò è stato trovato senza vita nella sua abitazione dove stava scontando gli arresti domiciliari dopo una condanna di 8 anni e 6 mesi per una rapina consumata nel centro storico ai danni di due coniugi di 56 anni. Aveva lasciato da 20 giorni circa il carcere, tornando da sua moglie e dai suoi tre figli piccoli. L’ipotesi è quella del suicidio, alla base dell’estremo gesto potrebbero esserci proprio dissidi familiari. La moglie si era allontanata dall’abitazione. Un vicino di casa, allarmato da una canzone riprodotta per ore, ha avvisato i familiari. A trovare il corpo è stato il padre della vittima. Le indagini sono condotte dalla Polizia.
Debora chiama Antonio: “Ti chiedo scusa non lasciamoci male. Grazie per ciò che hai fatto per noi”
- di: Raffaele Caruso
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