Pippi Mellone, sindaco di Nardò, è indagato per abuso di ufficio, insieme all’assessore alle Finanze Giampiero Lupo, un dirigente pro-tempore e 19 consiglieri di maggioranza. L’accusa nasce dopo che il consiglio comunale ha stravolto lo statuto comunale per poter nominare come presidente dei revisori dei conti Alessandro Sanasi, un professionista che però si era candidato come consigliere comunale in una delle liste a sostegno di Mellone. L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato dopo le indagini della Procura della Repubblica di Lecce su quanto accaduto tra marzo e aprile scorsi. Lo statuto sottolinea come non sia possibile nominare revisori dei conti che abbiano partecipato alla campagna elettorale, una norma prevista proprio per evitare favoritismi. Nonostante questo il Consiglio comunale ha nominato il commercialista, modificando lo statuto del Comune di Nardò. Oltre al sindaco Mellone e all’assessore Lupo e al dirigente Pantaleo Isceri, sono stati coinvolti anche i consiglieri comunali Antonio Tondo, Massimo Dito, Carlo Benegiamo, Daniela Bove, Anna Lisa Cuppone, Gianluca Fedele, Alberto Gatto, Pierpaolo Giuri, Augusto Greco, Paolo Maccagnano, Pantaleo Manieri, Gabriele Mangione, Maria Giulia Manieri – Elia, Lucio Margarito, Francesco Plantera, Alessandra Prete, Pier Luigi Tarantino, Ettore Tollemeto, Giuseppe Verardi.
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- di: Raffaele Caruso
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