L’anguilla è un ingrediente tradizionale di molte tavole italiane a Natale, soprattutto per la cena della Vigilia. E Bari non è da meno. Durante il nostro ultimo blitz al mercato “indegno” nell’ex Manifattura tabacchi al quartiere Libertà, abbiamo chiesto ai baresi i segreti e le ricette per gustarsi una buona anguilla. “A casa la taglio io con il foglio di giornale. La cuciniamo al forno o al sugo”, racconta con onore un cliente. Dopo il verso della cicala, abbiamo provato anche a risalire al verso dell’anguilla e i risultati sono davvero esilaranti. “È un prodotto ittico che arriva vivo e va venduto vivo, ha una bella resistenza – racconta un pescivendolo -. È uno spettacolo da mangiare, la si può fare anche arrosto. Quest’anno il prezzo è aumentato, ma ne vale davvero la pena. Il capitone invece è un’anguilla più grande, parte già da un chilo e mezzo o due”.
Far west piazza Moro, testimonianze alla controra: “Seguita fino al portone. Presidiate il cantiere”
- di: Raffaele Caruso
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