Il portone era pieno di sangue come anche la casa. Non appena è stato possibile, Antonio e Tino si sono recati nello stabile che ospita due delle case di Quinto Potere per vedere in che condizioni si trovassero il portone e l’abitazione a causa del mare di sangue perso da Giovanni durante la notte di domenica scorsa. Una forte emorragia dalla gamba in cui gli è stato inserito lo stent. Nessun abuso di sostanze stupefacenti, seppur chiederemo i tossicologici. Da adesso in poi, non tollereremo più il comportamento menefreghista e supponente che lo hanno caratterizzato fino ad ora. Giovanni deve capire che non può abusare nemmeno del suo corpo perché probabilmente l’emorragia è stata causata anche dalla sua non curanza nel limitare i movimenti. Deve essere seguito, andare in una comunità, riprendersi del tutto prima di tornare a una vita normale.
Lello e la tana delle tigri, lezioni di pulizia a Debora: a rischio il pranzo da Rocco
- di: Raffaele Caruso
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