Leo ci ha contattato tramite un amico in comune e ha chiesto di incontrarci dopo tutto quello che è accaduto nelle ultime settimane, dal pugno rifilato a Tino fino alle continue minacce nei confronti di Antonio. “Quel giorno ho visto tutto nero – esordisce -. So di aver sbagliato, di aver ferito due amici, perché mi avete trattato come un fratello minore. Vi chiedo umilmente scusa”. Antonio e Tino non hanno ancora denunciato Leo perché si aspettavano un passo di questo tipo dopo tutto il percorso condiviso. Ci sarà tempo per le valutazioni, ma intanto i due hanno voluto far capire a Leo tutta la delusione e tutto quello che hanno provato in questi giorni.
“Io non sto nella merda, sto di più – continua Leo in lacrime -. Se non mi salvo in questo mese, mi troverete sotto terra. Lo sento che il mio corpo non resiste più, non ho più il cervello, non ho più la testa di andare avanti come prima. Ho visto la morte in faccia due giorni fa”. La speranza è che il discorso di Antonio possa davvero aver fatto centro e le parole si trasformino in fatti, a partire da subito. Il tempo a disposizione per riprendere in mano la propria vita c’è ancora.