“Io non ho un contratto di manutenzione e non ho nemmeno un registro degli interventi, intervengo a chiamata. Era don Antonio Ruccia che si occupava della culla, era lui che provava e controllava”. Ha esordito così al telefono Vincenzo Nanocchio, il tecnico che risulta indagato per l’omicidio colposo del neonato trovato morto nella culla termica della chiesa di San Giovanni Battista a Poggiofranco. L’intervista telefonica è stata registrata e mandata in onda da Storie Italiane.
“Quando ho fatto la riparazione, il sensore della culla termica funzionava regolarmente – ha aggiunto -. Il sensore ha funzionato e ha suonato tre volte quando ho fatto la riparazione, l’ho già detto al PM. Io vengo chiamato solo ed esclusivamente a chiamata. Quando Don Antonio mi ha chiamato, ho fatto la riparazione e sono andato via. Io non ho un contratto di manutenzione e non ho nemmeno un registro degli interventi, intervengo a chiamata. Era il Don che si occupa della culla, era lui che provava e controllava”.