Dopo la pubblicazione del nostro ultimo video su Nietta, sul posto sono intervenuti il PIS, il Pronto Intervento Sociale, e la Polizia Locale per verificare la situazione. Avevamo allertato della storia l’assessore comunale al Welfare, Francesca Bottalico, e come ci aveva assicurato è stato effettuato il controllo. Da quello che si può ascoltare nella conversazione integrale che abbiamo lasciato, quando i tutori per la prima volta ci avevano invitato a parlare e chiarire la situazione, abbiamo scoperto che già da più di 15 anni la famiglia gestisce la pensione di Nietta di circa 1000 euro, senza avere alcuna autorizzazione formale, mentre la figlia della coppia 17 anni fa ha fatto la residenza in quell’abitazione in modo tale da prendersi la casa popolare una volta morta Nietta.
Le condizioni di Nietta sono quelle che sono, ma se secondo quello che loro stesso ci hanno riferito, pare che siano state invitati ad andare a formalizzare la situazione dagli assistenti sociali come se tutto ciò fosse fosse una cosa regolare. Quello che non si vede nel video è che siamo stati contattati da alcuni familiari. Da un lato ci chiedevano di non mettere il video, dall’altro ci intimavano a non far vedere e far ascoltare quello che abbiamo fatto, dall’altro invece qualcun altro ci diceva che andranno dall’assistente sociale per dire che non vogliono più avere a che fare e quindi lasciando all’interesse pubblico le condizioni di Nietta, che al contrario di quello che si è detto pare proprio non essere in grado di intendere e di volere. Nietta vede poco, sente meno e continua a fare quei gesti di follia come gridare, chiedere aiuto e denudarsi. A questo punto, a maggior ragione, si ritiene necessario l’intervento della Pubblica Amministrazione per capire cosa è meglio.