Le sedi realizzate dai tecnici della Protezione Civile, per l’attivazione del numero unico di emergenza, non sono “idonee allo scopo”. È l’ultimo capitolo del caos che vede coinvolto da mesi Antonio Mario Lerario, l’ex numero uno della Protezione Civile pugliese.
Per questo è necessaria una nuova gara, altre risorse e altro tempo. Il nuovo appalto è stato annunciato ieri dal successore di Lerario, Nicola Lopane, che è stato ascoltato dalla II commissione consiliare.
“Le sedi per il numero unico di emergenza di Foggia e Campi salentino sono state realizzate – spiega Lopane – ma non sono idonee per l’uso previsto. E così abbiamo dovuto appaltare nuovi lavori. Siamo stati costretti a fare delle integrazioni, altrimenti queste sedi non potranno essere utilizzate”.
Una versione completamente diversa da quella data da Lerario nell’autunno scorso. L’ex numero uno della Protezione Civile aveva infatti annunciato la fine dei lavori e che le sedi non fossero operative a causa della mancanza del personale.
“A Foggia dove dovrebbero lavorare 40 persone, mancano gli uffici per le persone – le parole di Lopane -. Ma anche gli arredi delle stanze non sono idonee ad ospitare i centralisti e tutta l’attrezzatura. Non era stati fatti neanche i traduttori”. La spesa del nuovo appalto ammonta a circa 400 mila euro, 200mila per ogni sede. Ovviamente i tempi saranno più lunghi e slitterà anche l’attivazione del servizio.