Quello del Numero unico di emergenza della Puglia resta un grande mistero. Da anni doveva essere attivo, dopo aver speso due milioni di euro tra l’acquisto della strumentazione, della ristrutturazione delle sedi e del pagamento dei canoni alla Telecom, non è ancora entrato in funzione. La Regione ha versato anche 44mila euro per i compensi incentivanti ai dipendenti regionali e ai tecnici interni che si sono occupati della questione, liquidati poi senza che il Nue sia stato ancora attivato.
Il Nue si occuperebbe di unificare le linee telefoniche dell’emergenza. Al numero 112 dovrebbe rispondere la Centrale unica di emergenza che poi in base alla richiesta dovrebbe smistare le chiamate. L’attivazione era stata affidata dalla Regione Puglia alla Protezione Civile, finita al centro di un polverone a causa dell’arresto per corruzione dell’ex capo, Mario Lerario, che aveva manovrato illecitamente alcune gare, tra cui anche quella per allestire i centri operativi. Le sedi di Modugno (zona industriale) e Campi Salentina (sede della Protezione Civile) sono pronte, la terza, prevista a Foggia nell’aeroporto Gino Lisa non ancora. Dopo il concorso pubblico sono 760 i candidati idonei, da questi verranno scelti i 126 telefonisti. Al momento non si sa ancora quando verrà pubblicata la graduatoria finale.
E ora la Regione Puglia rischia grosso, ovvero di pagare la multa europea da 200mila euro al giorno di penale per ogni giorno di ritardo accumulato dal 1° gennaio 2024. Una corsa contro il tempo, il Nue dovrà essere funzionante entro fine dicembre per evitare un disastro economico.