Approvato il Documento strategico del Commercio che disciplina tutte le tipologie di attività commerciali presenti sul territorio comunale. Il documento prevede una serie di piani e regolamenti specifici che riguardano:
- il censimento di tutte le attività commerciali esistenti in Città;
- il piano delle Medie Strutture di Vendita;
- il regolamento di disciplina sulle attività di somministrazione di alimenti e bevande, il piano del Commercio su Aree Pubbliche;
- il regolamento di disciplina del commercio su aree pubbliche;
- il piano di localizzazione di rivendite di giornali e riviste;
- il regolamento di disciplina della rete distributiva di carburanti;
- la regolamentazione delle forme speciali di vendita.
Stando a quanto spiega il Comune di Bari, il piano proposto dall’assessora allo Sviluppo economico Carla Palone, è stato redatto sulla base dello schema di lavoro suggerito dal “Codice del Commercio” della Regione Puglia e integrato con una serie di proposte provenienti dalle associazioni di categoria e di settore del commercio. Durante la discussione in aula sono stati inoltre recepiti e approvato alcuni ordini del giorno ed emendamenti.
Per le medie strutture di vendita resta la possibilità di aprire nella zona A1 Centro Storico esercizi fino a 250 mq, limitata per le zone di completamento B la possibilità di aprire nuove strutture non superiori a 600 mq. Nelle Aree di Espansione C, invece, potranno insediarsi medie strutture di vendita di tipologia M1 (251-600) – tipologia M2 (601 – 1500) – tipologia M3 (1501 – 2500) con possibilità di monetizzazione delle aree a parcheggio.
Nel documento approvato dal Consiglio Comunale sono stati inseriti anche le valutaazione per i mercati e fiere esistenti, la realizzazione di nuovi lo spostamento, la riduzione di mercati esistenti, l’individuazione di aree compatibili con il commercio su aree pubbliche su posteggio o itinerante e, infine, la individuazione di posteggi fuori mercato. Sarà istituito un mercato settimanale in via Manzari a Ceglie del Campo (Municipio IV) e un mercato settimanale a San Girolamo in prossimità del mercato giornaliero (Municipio III).
“La visione e le analisi contenute nel Documento Strategico del Commercio si concretizzeranno nelle misure del programma D_Bari 2022 – 2024. Esse rappresentano la volontà dell’Amministrazione Comunale di rilanciare nella stagione post pandemica il commercio cittadino per favorire la nascita di nuove realtà imprenditoriali e consolidare le attività economiche esistenti attuando un processo partecipativo, da attuarsi nei cinque municipi, mirato a valorizzare le vocazioni territoriali e a generare nuove idee e progetti”.
“Nell’ultimo biennio la crisi pandemica ha sottoposto a durissima prova le attività di vicinato commerciali, di svago, di servizi alla persona, somministrazione a causa dei lunghi mesi di attività bloccata o ridotta, della riduzione forzata della mobilità, del cambiamento dei comportamenti sociali e d’acquisto, dell’incremento di costi, delle giacenze di magazzino invendute, delle difficoltà di accesso al credito – prosegue l’assessora Palone -. La strategia di uscita da questa crisi di sistema non può limitarsi a contenere o ristorare ma deve fare leva sui fattori di discontinuità ed innovazione per accompagnare gli esercizi commerciali di prossimità a costruire per sé stessi un nuovo ruolo nel tessuto economico e sociale della città. Nel prossimo futuro, quello che vedremo rigenerarsi e rinascere sarà un commercio capace di cogliere le opportunità e di orientarsi rispetto alle nuove scelte di consumo della clientela, di offrire nuovi servizi al cliente ed esperienze legate alla unicità del prodotto e del servizio, di costruire un ruolo nel contesto del quartiere e della comunità locale, di garantire più funzioni, esperienze e servizi sulla stessa superficie di vendita, di assicurare accessibilità e sicurezza dei luoghi di acquisto e di consumo”.
“L’approvazione del Documento strategico del commercio – conclude la Palone – è quindi un passaggio fondamentale ma non definitivo: siamo pronti a modificarlo ancora, ad adattarlo nuovamente alle sfide che gli operatori vorranno condividere insieme a noi. Siamo convinti che questo sia un percorso dinamico, in evoluzione, come lo scenario economico cittadino ma allo stesso tempo dobbiamo approvare uno strumento che permetta agli uffici e agli stessi operatori di lavorare, di programmare e di crescere, così come hanno fatto in questi anni, dimostrando ancora una volta di essere una componete importante dello sviluppo della città”.
Non sono mancate le critiche, soprattutto dalle file dell’opposizione, contro il piano strategico approvato dal Consiglio Comunale. “Convinto voto contrario per un piano che di strategico non ha nulla – afferma il consigliere Picaro (Fratelli d’Italia) – Nessuna visione commerciale della città e per di più in offesa a quanti hanno dovuto chiudere le loro attività in questi anni, un piano che è la fotografia della situazione commerciale del 2018 e viene portato in aula solo nel 2022, come se il covid non fosse mai esistito”.
Polemiche anche da parte dei commercianti . “Avrebbe potuto essere una festa per tutta la città e invece è stato un funerale per il tradizionale commercio barese” afferma Donato Cippone, portavoce dei commercianti baresi. “Il fatto positivo è che si è generato un coordinamento di piccoli Commercianti, Bottegai, Artigiani, Lavoratori Dipendenti, Bar/Ristoratori, Associazioni di Categoria (Fenimpresa), Consumatori (“La Convenienza”) e comitato di Cittadini (“Stop Centri Commerciali a Bari”) che ben presto faranno sentire la loro voce rimasta non solo inascoltata ma pure tradita dal Sindaco Decaro che si era impegnato, con una stretta di mano il 28 aprile 2022 alle ore 15 circa, dinanzi a 9 testimoni, a rinviare la discussione del piano strategico del commercio di altri 2, 3, mesi affinché si fosse approvata la migliore soluzione possibile.. E invece?”