“Di qui al 27 luglio 2023 manca l’8 per cento del tempo per la realizzazione del 20 per cento delle opere necessarie per il completamento dei lavori. Ce la faremo? Lo spero, ma dubito, considerato che non è stato ancora consegnato il manpower legato al cronoprogramma, rendendo difficile il controllo dell’andamento, e che l’impresa ha già cominciato a segnalare una necessità di allungamento del tempo sino al 3 agosto”. A dichiararlo è il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione, Fabiano Amati.
“Certo, il Rup della Asl riferisce di preferire criteri sapienziali per controllare e seguire il cantiere, ossia effettuare sopralluoghi, piuttosto che esigere il rispetto delle procedure organizzative imposte per i lavori pubblici; ma ciò potrebbe pure essere accettato, alla condizione che non fossimo già oberati da notevoli ritardi e inadempimenti che con la sapienza non hanno nulla da spartire – ha aggiunto -. Nel frattempo non risultano ancora avviate le procedure di gara per l’acquisto di arredi e attrezzature, e su tutte le richieste di rassicurazioni c’è solo da registrare l’uso coniugato al futuro dei verbi: faremo, vedremo, capiremo. Continuo a osservare, purtroppo, una scarsa consapevolezza sulla destinazione di quell’opera, cioè un ospedale necessario come l’aria, e un’attitudine all’evanescenza come continua attenuazione dei problemi a mezzo delle parole, nonostante dovrebbe essere chiaro che la Regione Puglia, la Commissione Bilancio, la Asl, il Rup e la Direzione lavori militino nella stessa squadra. Appuntamento ora a fine aprirle per la successiva e periodica verifica, sempre nella speranza di poter registrare notizie più confortanti e poter finalmente scatenare un fuoco di elogi per la conclusione dell’opera”.