Uno striscione esposto con la scritta “Odio Bari” durante la festa per la promozione in A del Lecce. A farlo non è un tifoso qualunque, ma il capitano dei giallorossi, Fabio Lucioni.
Il tutto è stato immortalato in una foto che ha fatto il giro del web e ha scatenato diverse polemiche. Sia chiaro, non siamo qui a perderci in discorsi retorici, a scoprire oggi la rivalità tra Bari e Lecce nel calcio e a dire alle due tifoserie di amarsi portando in alto il nome della Puglia.
La rivalità e gli sfottò fanno parte del gioco. Noi in primis, in più di un’occasione, abbiamo risposto a tono alle provocazioni del collega di Avellino, Mario Barisano, che per un anno intero ha sparato a zero sul Bari, salvo poi vedere i biancorossi salire in B e dire addio al sogno promozione con l’eliminazione nei playoff in casa contro il Foggia.
Fin quando però sono tifosi e “giornalisti” (anche se il limite va sempre rispettato), sfottere i rivali di sempre resta la caratteristica numero uno del tifoso. Soprattutto dopo vittorie o traguardi importanti. E sia chiaro anche che questo discorso non vale solo al Sud e in Italia, ma dappertutto. Anche in Inghilterra, Germania, Francia, Spagna e persino Giappone.
Ma come può un capitano di una squadra farsi portavoce di un “odio” (riportiamo testualmente la parola esposta sullo striscione) tra due città? Come può una società non condannare tale gesto e lasciare inosservato questo? Di episodi simili nel mondo del calcio ci sono stati, ma chi si è reso protagonista di questi gesti è stato sempre condannato.
Vi immaginate un Maldini, un Del Piero, un Zanetti esporre durante i festeggiamenti di un successo della propria squadra uno striscione che inneggia all’odio nei confronti dei rivali di sempre? Impossibile, ma non tutti sono degni di essere capitani. E tu Lucioni, purtroppo, non lo sei.
“È sbagliato inneggiare all’odio verso un’altra squadra seppur storica rivale perché favorisce l’allontanamento tra le tifoserie. A ogni modo ci godiamo la nostra promozione, tanto a breve torneremo a vincere il derby”, è stato il commento di Pietro Petruzzelli, assessore allo Sport di Bari. E il popolo biancorosso sogna già di andare in A, ma siamo sicuri che capitan Di Cesare avrebbe altre cose da mostrare sul bus durante i festeggiamenti.
Editoriale
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