“E lo spareremo! Lo faremo ‘auandare’, lo faremo sparare a Japigia”. Queste sono le parole intercettate di Giacomo Olivieri, l’ex consigliere regionale in carcere dal 26 febbraio per voto di scambio politico-mafioso, durante una telefonata che risale al 18 maggio 2019. Dall’altra parte del telefono c’è una persona che ha curato la campagna elettorale di Pasquale Di Rella a sindaco di Bari, il profilo da “auandare” invece è un candidato alla carica di consigliere comunale, un profilo appartenente ai ruoli della Polizia di Stato.

“Questo se non lo seguiamo, a parte che dopo sarà più complicato da gestire, tu lo sai che quello ci fa i casini vero? A tutti noi, questo è pazzo, è psicopatico”, le parole dell’interlocutore. “E lo faccio trasferire a Milano”, afferma prima Olivieri che poi rincara la dose. “E lo spareremo! Lo faremo ‘auandare’, lo faremo sparare a Japigia”, le parole choc intercettate che testimoniano come l’ex consigliere regionale potesse contare sul rapporto con la malavita barese.