Il processo in cui è imputato per rissa aggravata Renato Canonico, padre di Pietro, il 26enne accusato dell’omicidio di Vito Caputo, il 29enne di Mola ucciso con un coltello il 16 marzo 2023 a Capurso dopo una violenta rissa e un inseguimento tra auto iniziato a Cellamare, è stato rimandato di una settimana per difetti di notifiche. “Volevano ucciderci e abbiamo reagito. Ora perseguite i nostri aggressori”, la richiesta avanzata dal 50enne per opporsi al tentativo di archiviazione del fascicolo aperto a carico di Fabio Domenico Chiarelli e della compagna, ovvero chi ha provocato il litigio sfociato poi in tragedia.
Secondo quanto raccontato in una deposizione spontanea, Canonico avrebbe accompagnato il figlio Pietro Canonico (accusato di omicidio e tentato omicidio, l’avvocato ha chiesto l’abbreviato condizionato) senza patente, dagli assistenti sociali di Cellamare in un incontro per l’affidamento del figlio minorenne avuto dalla relazione con la sua ex moglie e attuale compagna del 26enne molese Fabio Domenico Chiarelli. Usciti dalla struttura, il figlio avrebbe detto a suo padre di scappare perché tirava una brutta aria. Da lì è nato un folle inseguimento fino a Capurso, in via Casamassima. Renato Canonico sarebbe sceso dall’auto per calmare gli animi, prima di essere aggredito da Chiarelli, mentre Vito Caputo avrebbe immobilizzato il figlio, raggiunto in un secondo momento anche dal 26enne. Il racconto dell’uomo si ferma qui perché da terra non sarebbe riuscito a vedere altro a causa della presenza del maggiolone. Renato Canonico ha aggiunto solo di aver visto Chiarelli scappare a bordo dell’Audi bianca, ma soprattutto che lui e il figlio non avevano nessun coltello.
Chiarelli, in carcere come Pietro Canonico, ha intrapreso la strada del patteggiamento per i reati di rissa, violenza privata aggravata e violazione della sorveglianza speciale. L’udienza è stata fissata il 23 febbraio. Secondo l’accusa Chiarelli aveva “organizzato una spedizione punitiva nei confronti di Canonico”, come si legge negli atti. Padre e figlio, arrivati a Capurso, avrebbero aggredito i due inseguitori. Pietro ha colpito Chiarelli con 9 fendenti e ucciso Caputo con 12 coltellate. Il 13 settembre scorso Pietro Canonico e Chiarelli sono stati arrestati.