Più passano le ore più diventa fitto il mistero attorno alla morte del 19enne Paolo Stasi, ucciso da due colpi di pistola di piccolo calibro mercoledì pomeriggio a Francavilla Fontana, in via Ochhibianchi. La fedina penale pulita di Paolo, il fatto che sia sceso in ciabatte per aprire al suo assassino, sono elementi che non vengono messi da parte dagli inquirenti che continuano senza sosta a indagare sull’omicidio. Sono tante le ipotesi, tra queste anche il fatto che Paolo potesse conoscere il suo assassino proprio perché il suo scendere da casa in ciabatte significava che dovesse prendere o dare qualcosa al suo killer. E proprio su questo ultimo elemento che gli inquirenti stanno passando al setaccio i dispositivi elettronici di Paolo per capire con chi abbia avuto a che fare nei suoi ultimi giorni di vita. Che sia ucciso da un’arma a tamburo o da una pistola giocattolo modificata potranno dirlo solo dopo l’autopsia.
In seguito all’omicidio del 19enne il prefetto di Brindisi, Carolina Bellantoni, ha convocato una seduta del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si terrà venerdì 18 novembre alle 9.30 a Francavilla, come comunica l’amministrazione comunale in una nota. “Come emerso dalle precedenti riunioni, nell’immediato è previsto un aumento della presenza delle Forze dell’Ordine sul territorio. Nei prossimi giorni, d’intesa con la prefettura, sarà formalizzato uno specifico patto per la sicurezza urbana incentrato sulle criticità presenti nella città di Francavilla Fontana”.