Una telefonata di 20 secondi pochi minuti prima del delitto. È questo l’ultimo tassello delle indagini attorno alla morte di Paolo Stasi, il 19enne di Francavilla Fontana ucciso lo scorso 9 novembre in via Occhibianchi da un colpo di pistola di piccolo calibro. La telefonata, l’ultima di Paolo, è registrata nel suo smartphone e si intreccia ad un’utenza intestata ad un cittadino straniero, estraneo ai fatti. Una sorta di prestanome come accade spesso nel mondo della droga, potrebbe essere stato il reale interlocutore a fissare l’appuntamento fatale a Paolo. Le indagini vanno avanti mentre l’indiscrezione arriva pochi minuti dopo la notizia emersa dall’interrogatorio della mamma di Paolo. La donna avrebbe ammesso che la droga venisse confezionata e detenuta nell’appartamento. Rimane questa la pista seguita dagli inquirenti.
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- di: Raffaele Caruso
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