È passato più di un mese dall’omicidio di Paolo Stasi, il 19enne ucciso a Francavilla Fontana sull’uscio della sua casa in via Occhibianchi. Restano indagati un 19enne e un 17enne, entrambi accusati di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla premeditazione, ma gli inquirenti sembrano convinti che ci siano altre persone coinvolte, tra cui il mandante o i mandanti di quella che forse doveva essere solo una “lezione da dare” a Paolo, limitandosi solo ad un’aggressione fisica. La dinamica però di quanto accaduto, dall’impugnare una pistola all’esplodere due proiettili risultati poi letali, stona con questa ricostruzione che comunque viene seguita dagli inquirenti. Tutto fra credere comunque che il movente sia quello della droga e di un debito non pagato di 4 o 5mila euro, non da Paolo, ma da qualcuno a lui vicino che faceva uso di sostanze stupefacenti, come se la vittima fosse utilizzata come avvertimento.