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Omicidio a Francavilla, svolta nelle indagini: “A casa Stasi si confezionava droga da un anno”

13 Gennaio 2023
– Autore: Eleonora Francklin
13 Gennaio 2023
– Autore: Eleonora Francklin

Uno degli indagati per l’omicidio di Paolo Stasi, il 19enne ucciso a Francavilla Fontana, forniva da un anno, con cadenza quotidiana, “la droga custodita e confezionata a casa Stasi, in vista della cessione a terzi”. Questo è ciò che ha annotato il Tribunale del Riesame di Brindisi. La droga era stata ceduta dal 18enne indagato a diverse persone, tra cui Paolo e sua madre Annunziata D’Errico. Una ricostruzione che andrebbe a confermare come l’omicidio del 19enne sia legato al mondo dello spaccio e si presume per una somma non pagata. Per questo il Riesame ha confermato il sequestro della somma di 9mila euro e della pistola a gas in possesso del 18enne, diventato maggiorenne qualche giorno dopo l’omicidio di Paolo Stasi. Il giovane è indagato dalla Procura di Brindisi per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti nel momento in cui ha compiuto 18 anni e dalla Procura minorile per l’omicidio volontario, detenzione di arma da sparo, accensioni ed esplosioni pericolose e detenzione di fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Un 19enne è indagato per concorso in omicidio. Questi elementi sono emersi dai messaggi intercorsi tra madre e figlio nel periodo antecedente l’omicidio.