Emergono sconcertanti dettagli sull’omicidio di Paolo Stasi, il 19enne di Francavilla Fontana ucciso lo scorso novembre per un debito di droga da 5mila euro, dopo l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare arrivate in giornata. Secondo quanto emerso dalle indagini fino a questo momento, il 18enne B.L., (minorenne al momento del delitto), e il 21enne C.C. nel pomeriggio raggiunsero in macchina una traversa di via Occhibianchi, dove abitava la vittima. Intorno alle 17.30, con una scusa, lo avrebbero fatto scendere, prima di freddarlo con due colpi di pistola. Successivamente si sarebbero allontanati di nuovo in auto.
I due giovani arrestati per l’omicidio di Paolo Stasi, “hanno palesato nel corso di alcune conversazioni l’intenzione di uccidere anche la madre” della giovane vittima, Annunziata D’Errico, “ritenendo nella loro ingenuità che la D’Errico fosse l’unica persona a conoscenza dei rapporti illeciti che coinvolgevano il Borracino ed il figlio defunto nello spaccio di droga. L’intercettazione, definita dal gip “emblematica”, è riportata nell’ordinanza di custodia cautelare e risale al 14 gennaio 2023 mentre Borracino e Candida si trovano nella Fiat Grande Punto di quest’ultimo. Secondo l’accusa, Borracino e Candita ritenevano che la donna “fosse l’unica che avrebbe potuto far emergere il coinvolgimento di Borracino nell’omicidio del figlio”. È Borracino – secondo il giudice – a sostenere che sia necessario eliminare la donna, mentre Candita cerca di dissuaderlo “solo – annota il gip – con riguardo alla tempistica”.