Questa mattina, davanti alla Corte di Assise di Bari, si è tenuta un’altra udienza nell’ambito del processo di primo grado per l’omicidio di Paolo Caprio, l’imbianchino 40enne di Bitonto morto dopo essere stato aggredito nella notte tra il 4 e il 5 settembre dello scorso anno all’esterno del bar di un’area di servizio lungo l’arteria provinciale che porta a Modugno. Con l’accusa di omicidio volontario è imputato il 21enne ex pugile Fabio Giampalmo, ritenuto dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, Ignazio Abadessa, responsabile del pestaggio. Durante l’udienza sono stati ascoltati alcuni testimoni delle parti civili, persone vicine all’imputato che si trovavano nella stazione di servizio al momento dell’aggressione: tutti hanno confermato la ricostruzione della vicenda. Visionato anche un video dove si vede l’arrivo nella stazione di servizio dell’imputato e il momento in cui sferra i quattro pugni a Caprio che cade all’indietro sbattendo la testa sul marciapiede. Secondo l’accusa si tratta di omicidio volontario, mentre la difesa intende invece provare che si sia trattato di omicidio preterintenzionale e che i quattro pugni inferti non siano stati idonei a cagionare la morte, avvenuta per il trauma occipitale causato dalla caduta. La prossima udienza è fissata il prossimo 2 marzo.
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- di: Raffaele Caruso
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