Un agguato in perfetto stile Gomorra quello compiuto la sera di Pasquetta, a Torre a Mare, per porre fine alla vita di Lello Capriati. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza hanno ripreso gran parte dell’omicidio. Ad agire in sella ad una moto due persone, con il volto coperto dal casco integrale. Il mezzo si affianca all’auto guidata da una donna, Capriati scende dalla vettura mentre altri veicoli sono incolonnati. A sparare da distanza ravvicinata è l’uomo che sedeva dietro, quattro colpi di pistola raggiungono Capriati alla testa e al torace. I due si dileguano immediatamente, Capriati muore in ospedale dopo la corsa su un’ambulanza del 118.
L’inchiesta va avanti per cercare di risalire all’identità del killer e del suo complice. Le dichiarazioni della donna che era in compagnia di Capriati non hanno fin qui rivelato nulla di utile alle indagini. Al momento la pista seguita dagli inquirenti è quella che porta ad alcuni discussioni avvenute in locali e discoteche tra i giovani rampolli delle famiglie criminali baresi. Capriati potrebbe aver preso posizione e per questo sarebbe stato ucciso. Chi ha sparato comunque non era alla prime armi e non ha sprecato nemmeno un colpo. Il killer è in libertà. L’agguato potrebbe essere riconducibile alla sparatoria avvenuta qualche giorno prima in piazza a Carbonara. Diversi colpi di pistola sono stati esplosi alle 4.30, due giovanissimi sono rimasti feriti.