La Procura di Bari ha chiuso le indagini nei confronti di 13 persone, tra dipendenti ed ex dipendenti dell’Istituto Tumori ‘Giovanni Paolo II’ di Bari, accusate di aver rubato medicinali e dispositivi sanitari dalla struttura per utilizzarli in visite private in nero. Tra gli indagati c’è anche l’ex primario di Oncologia medica Vito Lorusso, in estate arrestato nell’ambito di un’altra indagine per peculato e concussione (avrebbe chiesto soldi a pazienti malati di cancro per visite, ricoveri e per velocizzare pratiche burocratiche).
Ai 13 indagati sono contestati, a vario titolo i reati di peculato, autoriciclaggio, furto aggravato e ricettazione. L’operatore socio-sanitario Onofrio Costanzo, la caposala Maria Elizabeth Pompilio e gli infermieri in pensione Maria Longo, Basilio Damiani, Michele Antonacci e Carlo Romito sono sottoposti dal settembre scorso alle misure cautelari della presentazione alla polizia giudiziaria (Costanzo), dell’interdizione per un anno dai pubblici uffici (Pompilio) e del divieto di dimora (tutti gli altri). Costanzo e Pompilio, pochi giorni dopo l’esecuzione della misura, sono stati sospesi dall’Istituto.