Un tumore uterino di oltre 40 chili è stato rimosso nel corso di un’operazione di 9 ore eseguita all’Istituto Tumori di Bari, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. L’intervento è stato portato a termine dall’equipe dell’unità operativa di ginecologia oncologica clinicizzata, guidata dal professore Gennaro Cormio. La paziente, di 42 anni, ha scoperto la massa tumorale quando ha deciso sottoporsi ad un intervento bariatrico per la riduzione del peso corporeo, che aveva raggiunto i 134 chili. Il chirurgo si è accorto di una enorme tumefazione addominale e ha indirizzato la paziente all’oncologico di Bari.
La donna è stata sottoposta subito a Tac e controllo ginecologico. Gli esami hanno evidenziato la presenza di una massa di 60×55 cm che occupava completamente la cavità addominale e che comprimeva diversi organi. Il team operatorio del professore Cormio ha rimosso in blocco la massa, senza rottura della sua capsula. Durante l’intervento è stato asportato l’utero, con tube e ovaie, il pannicolo adiposo pendulo dell’addome, del peso di 12 chili, e, infine, si è provveduto alla ricostruzione della parete addominale. La gestione intraoperatoria e postoperatoria è stata affidata al personale dell’unità operativa di anestesia e terapia intensiva diretta dal dottor Giuseppe Carravetta. La paziente, che ora pesa 82 chili, sta seguendo il regolare decorso postoperatorio. Gli esami istologici indicheranno di che natura è il tumore rimosso e, in base a questa informazione, gli oncologi indicheranno le terapie adeguate da seguire.
“Un intervento eccezionale – dice il direttore generale Alessandro Delle Donne – visto che è raro che i tumori assumano tali forme e dimensioni. Ma, per certi versi, anche un intervento di routine, per un Istituto che ha deciso di potenziare la presa in carico dei pazienti, attraverso un CoRo che punta su team multidisciplinari e rapidità d’accesso ad esami e visite, e che si affida alla competenza e all’esperienza dei nostri medici, in questo caso un docente universitario”. “Questo Istituto – continua il presidente del consiglio di Indirizzo e Verifica dell’istituto, Gero Grassi – dimostra di essere in grado di affrontare anche le sfide e gli interventi più complessi”.