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Oncologico Bari, soldi dai pazienti per saltare le liste d’attesa: chiesto il rinvio a giudizio per Vito Lorusso

21 Marzo 2024
– Autore: Raffaele Caruso
21 Marzo 2024
– Autore: Raffaele Caruso

La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex primario di oncologia medica dell’istituto tumori Giovanni Paolo II, Vito Lorusso, arrestato la scorsa estate con le accuse di peculato e concussione perché avrebbe chiesto soldi a pazienti malati di cancro per visite, ricoveri e per velocizzare pratiche burocratiche. Per questa vicenda era ai domiciliari ma poi è tornato in libertà. L’udienza preliminare è stata fissata per il 9 aprile.

L’oncologo è il padre dell’ex consigliera comunale di Bari, Maria Carmen Lorusso, arrestata lo scorso 26 febbraio con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso alle elezioni del 2019. Nell’ambito di questa indagine lo stesso Vito Lorusso è stato nuovamente arrestato ed è attualmente ai domiciliari perché – secondo l’accusa – per favorire l’elezione della figlia avrebbe stretto un accordo con Massimo Parisi, fratello del boss ‘Savinuccio’: in cambio dei voti alla figlia avrebbe curato un nipote del capoclan, poi deceduto.