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Oncologico Bari, spaccio di droga nei reparti: il filone nell’inchiesta sui furti di farmaci

5 Ottobre 2023
– Autore: Redazione Quinto Potere
5 Ottobre 2023
– Autore: Redazione Quinto Potere

Dietro al furto di farmaci e dispositivi medici, ci sarebbe un probabile scambio di droga, nel quale sembrano essere coinvolte molte più persone. Oggi i cinque dipendenti in pensione e una infermiera in servizio del Giovanni Paolo II saranno chiamati a discolparsi davanti alla giudice Paola Angela De Santis in merito all’inchiesta che ha interessato l’istituto tumori riguardo il furto di farmaci. A far scattare le indagini fu una infermiera che nel 2019 trovò un pacco di polvere bianca in un cellophane, nascosto nel deposito di Oncologia medica. In quella occasione fu aggredita da un operatore socio sanitario, lo stesso che lei avrebbe visto fare lo scambio con un infermiere nella stanza dei malati terminali.

Nell’inchiesta, lo spaccio di stupefacenti è solo accennato, come scritto su Repubblica, mentre è ancora aperta l’indagine sui furti dato che oltre ai sei raggiunti da misure, l’infermiera Elizabeth Pompilio, unica in servizio, l’operatore sociosanitario Onofrio Costanzo, i caposala Maria Longo e Basilio Damiani e gli infermieri Carlo Romito e Michele Antonacci, ci sono tre indagati, Emanuele Fino, compagno della Pompilio, Vincenzo Senese e Vito Novielli. L’accusa è di aver rubato farmaci e dispositivi per il loro lavoro extra ospedaliero in nero.

Questa è la terza inchiesta che riguarda l’Oncologico di Bari, dopo gli arresti del medico Giuseppe Rizzi, condannato a 9 anni per essersi fatto pagare dai pazienti cure gratuite, e del primario Vito Lorusso, anche egli arrestato per essersi fatto dare somme per velocizzare le trafile.