Si invaghisce di un ragazzo conosciuto su Instagram, somministra del sonnifero al marito affetto da problemi di salute (cinque pastiglie di ansiolitici nel caffè di giorno e altre cinque di sera) per metterlo fuori gioco e sfrutta la figlia di 16 anni per soddisfare le perversioni sessuali dell’amante via telefono, obbligandola a telefonate e videochiamate hot, oltre a migliaia di scatti e foto intime. Tutto questo senza mai vedere in faccia chi c’era dall’altra parte, non un ragazzo, ma un 50enne del Nord.
L’incredibile e agghiacciante vicenda è arrivata alla Procura di Lecce che ha aperto un’inchiesta, iscrivendo nel registro degli indagati la donna e l’uomo con le accuse di atti sessuali con minorenni e pornografia minorile. Ad accorgersi di quello che stava accadendo è stato il papà della minorenne: la 16enne, dopo che il genitore aveva scoperto le chat piuttosto esplicite, lo aveva rassicurato dicendo che non lo avrebbe più sentito, ma così non è stato. Sono stati alcuni familiari a risalire all’identità dell’uomo, abile nell’adescare donne e ragazzine sui social. Sarebbe riuscito ad ottenere un pieno controllo sulla mamma della ragazzina, arrivando addirittura a dirle “o ammazzi tuo marito o ci lasciamo”. La 16enne era costretta a chiamarlo ogni ora e mezzo “e a fare cose per lui”, se non eseguiva gli ordini veniva picchiata dalla madre che le strappava i vestiti o le rompeva le bottigliette dei profumi. La vittima è stata già ascoltata dalla pm.